martedì 17 settembre 2013

È ora di cena. Adesso vado in cucina e mi riempio il piatto di quello che trovo nel frigo, sporco bicchieri e posate per bene e poi vado in bagno e butto tutto nel water. E mentre lo faccio penso a quanto è facile avere il controllo quando nessuno ti controlla. Bastano due bugie qua e lá, un paio di accorgimenti.. A febbraio mi sono trasferita a 560 chilometri dalla mia famiglia, ora vivo sola con la nonna ed è tutto perfetto: a casa non ci sono tentazioni perchè lei è sempre a dieta; due sere a settimana lei ha un corso e quando torna a casa io ho sempre "giá cenato"; pranzo persino da sola perchè torno da scuola alle tre e lei mi prepara il pranzo e poi va a riposare. Le poche volte che siamo a tavola assieme, metto quello che non mi va in un fazzoletto e lo poggio su una delle due sedie vuote. Quando sento per telefono i miei accenno sempre qualcosa di rassicurante sul cibo, del tipo "era buonissimo" "l'ho preso due volte" o "l'ho cucinato da sola".. A scuola con la scusa della celiachia rifiuto qualunque cosa mi venga offerta (a meno che sia a base di nicotina). Non avendo amici é facile anche non mangiare la pizza il venerdì sera o fette di torte ai compleanni e non bere alcolici supercalorici.
Io sono tendenzialmente pessimista e paranoica, ma sento che questa volta niente andrà storto:

vi scompariró da sotto il naso, e voi non ve ne accorgerete neanche.

3 commenti:

  1. ei ti va di lasciarmi la mail (quella di blogger)?
    così posso invitarti sul blog ora privato-purtroppo
    un bacio
    *

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