martedì 31 dicembre 2013

Countdown

31 dicembre 2013. La situazione.
Mia sorella sedicenne bella come un fiore è ad una festa col moroso e i miei fuori a brindare con amici. Io, prigioniera del mio corpo orrendo, rimarró rinchiusa tra le quattro pareti della mia stanza, cercando di ignorare il fatto di essere ignorata anche oggi.
Questo è il ventesimo capodanno che passo da sola, e come ogni anno non ho proprio un cazzo da festeggiare e anche se avessi qualcosa da festeggiare non avrei nessuno con cui farlo. Sul serio, gli unici auguri che ho ricevuto sono stati quelli dei miei genitori. No, non è vero, in realtà mio padre mi ha detto che l'anno prossimo devo impegnarmi di più e io ho interpretato le sue parole come un buon augurio, ma probabilmente era solo l'ennesimo rimprovero per ricordarmi che sono un fallimento, un vuoto a perdere, la delusione più grande della sua vita eccetera.
Per il 2014 auguro a me stessa che questo sia il mio ultimo capodanno e a chiunque legga qui invece auguro di non provare mai nella vita quello che io provo tutti i giorni, soprattutto in questo periodo dell'anno, cin cin
A.

1 commento:

  1. capodanno è una festa inutile. un giorno veramente come un altro.
    non devi render conto nemmeno delle parole di tuo padre, non di quello che gli altri possono pensare di te: niente paragoni, niente modelli, niente ideali
    tu sei tu e sei l'unica persona che devi ascoltare.
    2014 è un numero. io spero che tu possa stare bene oggi, domani, tra un mese, per sempre.

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